Afragola. 12 anni a testa. E’ la condanna che il Tribunale di Napoli Nord ha inflitto ieri pomeriggio a quattro esponenti del clan Barbato di Afragola. A finire alla sbarra sono Mariano, Carlo e Aniello Barbato e Ciro Gallo. I quattro sono stati condannati con l’accusa di aver taglieggiato una tipografia.

I fatti. Gli emissari del clan avevano chiesto al tipografo 6mila euro in occasione delle festività di Pasqua, Ferragosto e Natale. In realtà il pizzo originariamente chiesto era molto più alto. Circa 20mila. Ma la quota era stata ridotta a 6mila dopo i continui rifiuti da parte dell’imprenditore, che in più occasioni si era ribellato agli emissari del clan. Dopo i continui rifiuti, l’imprenditore afragolese era stato portato al cospetto dei capi. E fu allora che aveva deciso di denunciare i malviventi. Gli estorsori erano poi finiti in manette nel corso di un blitz del 2014 condotto dai Carabinieri.

Altra mazzata dunque al clan dei fratelli Barbato, camorristi in ascesa del rione Salicelle di Afragola. Per loro li aspetteranno 12 anni di carcere. I Barbato sono considerati dagli inquirenti della Procura la paranza dei “guaglioni” che si è ribellato ai diktat dei vecchi clan, in particolare del clan Moccia, di cui i Bizzarro-Barbato rappresenterebbero una ramificazione.

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