banditi vesuvio banda della spranga

Entrano, mangiano quello che trovano in frigorifero, dopodiché portano via soldi e gioielli distruggendo tutto con  “ferocia inaudita”. E’ quanto riportano le forze dell’ordine chiamate dalle ville nella frazione della Cappella Nuova di Torre del Greco, alle pendici del Vesuvio. La storia dei “banditi fantasma” è diventata il terrore di un’intera comunità.

Un gruppo di tre ladri, a volto coperto e armati di spranghe di ferro irrompono nelle villette e dopo aver stordito i proprietari con le loro bombolette spray, portano via soldi e gioielli. Non contenti, consumano le vivande trovate in frigorifero per poi terminare con la distruzione di ogni oggetto presente in casa. Le vittime probabilmente narcotizzate dalle loro bombolette spray, non si accorgono di nulla e al loro risveglio ritrovano la casa distrutta e anche vasetti di yogurt consumati e briciole sul tavolo.

Nei giorni scorsi sono state sporte denunce sui social. Si sono dunque intensificati i controlli, con presidi di carabinieri anche nelle ore notturne, tentativi attualmente vani poiché la “banda della spranga” continuerebbe ad aggirarsi tra le ricche villette sparse tra le pinete.

Ad aver raccontato quel che accade e ad aver fornito l’identikit dei ladri sono loro, alcuni residenti delle strade più colpite, tra cui, a Torre del Greco, via Pisani e traverse, via Resina Nuova, Palazzine Ina Casa di via Sotto ai Camaldoli. “Sono in tre,  alti, di corporatura grossa – dicono alcune donne – vestiti di scuro e con il volto coperto da passamontagna. Impugnano pali di ferro e parlano in napoletano. Pare che si muovano in una Punto Bianca senza targa”.

Italiani quindi e, secondo il parere di alcuni di loro, anche della zona. Sarebbe questo il motivo che fa desistere i proprietari delle villette dal parlare temendo ritorsioni. Secondo le testimonianze, tre colpi sono stati messi a segno in due settimane e almeno sei dall’inizio dell’anno, alcuni dei quali non sarebbero stati nemmeno denunciati.

Un modus operandi anche per l’ultimo colpo, avvenuto domenica 18 febbraio, alle 2 di notte. “Alle 19 di domenica – racconta Assunta, dalle sue dichiarazioni al Il Mattino – alcune persone avevano avvistato i tre nelle campagne vicino alla  mia villa e mi hanno allertato. So che poi arrampicandosi su un palo della luce sono arrivati a un’altra casa.  Noi abbiamo visto più volte in questo viale una Punto bianca, vecchio modello e senza targa, andare avanti e indietro. Forniamo ogni particolare, devono prenderli”. “Hanno rubato tutto – dice Antonella, sposata e con due figli è stata derubata il 18 gennaio – e sradicato dei pannelli sulle pareti, probabilmente per cercare la cassaforte che non ho. Hanno portato via 600 euro e in contanti e soprattutto gioielli. Di valore inestimabile poiché gioielli ereditati.”

“Non ci dormiamo la notte – aggiunge Marianna – sentiamo i cani abbagliare ed è sempre un sussulto. Temiamo che possano entrare nelle nostre case, fare del male ai nostri bambini. Circa due anni fa ci fu una raffica in questa zona: ma era un’altra banda, erano stranieri.  Questi sono italiano. Li hanno sentiti parlare in napoletano quando hanno minacciato un ragazzino davanti al ristorante Il Monastero”

Sarebbe stato bloccato infatti da due  “uomini grossi” , martedì verso le 23, un 16enne in scooter al quale è stato intimato di “farsi gli affari suoi” e di riferire questo anche agli altri. “Probabilmente leggono le nostre denunce sui social – continua ancora Crescenzo – e conoscono i nostri movimenti. Noi abbiamo deciso, oltre a raccogliere le firme per chiedere la presenza di una pattuglia di vigilanza fissa, anche di creare un gruppo su Whatsapp, in modo da tenerci tutti informati e allertare in tempo reale le forze dell’ordine”. Inoltre si è creata una sorta di ronda notturna: cittadini restano svegli a turno, vigilano sui viali e nel momento di necessità sono pronti ad avvisare polizia e carabinieri.

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