Mancano poche ore alla cabina regia fissata dal Governo Draghi per domani 23 dicembre. La diffusione della variante Omicron nel pieno delle festività natalizie ha obbligato i vertici istituzionali a correre ai ripari. Nella riunione presieduta dal premier Draghi saranno affrontati tanti temi che riguarderanno la tutela degli italiani nelle prossime settimane. Andiamo a vedere quali argomenti saranno trattati.

Stretta di Natale: zona arancione in tutta Italia?

Stando alle ultime indiscrezioni trapelate il governo manderà l’Italia in zona arancione per contrastare assembramenti di ogni genere nei luoghi di pubblica attività. Secondo le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità la variante Omicron raggiungerà il picco entro la metà di gennaio dando già prova di poter contagiare i soggetti vaccinati. In Campania una “simil zona arancione” esiste già ed è stata promossa a partire dal 23 dicembre dall’ordinanza anti movida firmata dal governatore De Luca nei giorni scorsi.

Estendere l’obbligo vaccinale ai lavoratori a contatto col pubblico

Una delle novità che sta prendendo forma nelle ultime ore riguarda il mondo del lavoro. Finora l’obbligo vaccinale riguarda le forze dell’ordine, il personale sanitario e scolastico. Ma il governo potrebbe estenderlo anche alle categorie di lavoratori a contatto col pubblico come ad esempio i dipendenti delle Poste e degli istituti bancari. Il criterio è semplice. Stare a contatto col pubblico aumenta il rischio di infezione e la possibilità di diffondere continuamente il virus.

La riduzione della validità del Green Pass da 9 a 6 mesi: è scontro con l’Ue

Altra novità da tenere in considerazione sarà il taglio della validità della certificazione verde da 9 a 6 mesi. Qui la Commissione Europea presieduta da Ursula Von Der Leyen ha precisato che la validità del Green Pass per i viaggi nell’Unione Europea resta vincolata ai 9 mesi, dunque qualsiasi modifica dovrà essere coordinata con le istituzioni europee da parte del governo italiano.

A questo punto occorrerà capire quali saranno le misure da adottare per i cenoni di fine anno o per l’ingresso negli stadi. Al momento circola l’ipotesi secondo la quale anche i vaccinati dovranno sottoporsi al tampone. Una scelta che rischia di scontrarsi con l’utilizzo del Green Pass. Infatti la certificazione verde sancisce l’avvenuta vaccinazione del cittadino senza doversi sottoporre continuamente al tampone. Dallo scenario fin qui delineato emerge una situazione di massima attenzione sui mesi che verranno. Ora la palla passa nelle mani del governo al quale toccherà decidere le misure da adottare a difesa dei cittadini italiani.

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