truffe assicurative campania 267 indagati

Almeno 74 i falsi incidenti stradali inscenati per sottrarre alle compagnie assicurative circa 600mila euro. E’ quanto documentato dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino che ha portato a 8 ordinanze di custodia cautelare (4 in carcere e 4 ai domiciliari) e all’esecuzione di un obbligo di dimora e di due sospensioni dall’esercizio della professione di consulente per infortunistica stradale.

Maxi-truffe alle assicurazioni: 8 arresti e 267 indagati

Gli investigatori hanno ricostruito l’esistenza di gruppi criminali finalizzati alla truffa “in danno di istituti di assicurazione”. Ad essi appartenevano diverse figure professionali, tra cui noti avvocati e medici insospettabili. Le organizzazioni truffaldine avrebbero precostituito ben 74 falsi sinistri stradali, per un potenziale danno economico alle compagnie assicurative coinvolte pari a circa 600.000 euro. Ma dalle carte dell’inchiesta emerge un numero inquietante: sono circa 267 le persone indiziate di reato, ciascuna delle quali con compiti ben precisi.

Il protocollo operativo dei gruppi era, tuttavia, simile: i falsi sinistri erano inscenati in aree prive di sistemi di videosorveglianza. Le lesioni, procurate al fine di supportare le richieste risarcitorie, andavano dalle ipotesi più lievi delle ecchimosi o delle abrasioni fino a quelle più gravi della rottura dei denti o delle lesioni agli arti. Per reperire complici, i membri dell’organizzazione assoldavano soprattutto persone in precarie condizioni economiche, in alcuni casi anche minorenni o soggetti affetti da gravi patologie. Questi ultimi acconsentivano a subire lesioni di particolare gravità pur di incassare una parte cospicua del risarcimento.

Medici e avvocati coinvolti

Per istruire le pratiche risarcitorie, i truffatori si avvalevano di 17 medici (indagati per aver rilasciato attestazioni false circa le lesioni subite dalle vittime), di 3 avvocati (due dei quali destinatari della misura restrittiva degli arresti domiciliari) e di 2 titolari di studi di infortunistica stradale (destinatari del provvedimento di inibizione all’esercizio dell’attività professionale). Nell’ambito della stessa operazione, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo beni mobili ed immobili (per la somma concorrente di euro 273.000) nei confronti di 10 degli indagati, ritenuti i promotori e gli organizzatori dei sodalizi.

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