Due detenuti hanno tentato di evadere dal carcere di Bellizzi, ad Avellino, utilizzando un lenzuolo per superare il muro di recinzione. Tuttavia, il loro piano è stato sventato dalla polizia penitenziaria, che è riuscita a bloccarli mentre cercavano di scavalcare il muro.
L’Intervento delle Forze dell’Ordine
L’evasione ha attivato immediatamente il piano di emergenza per contrastare fughe dai penitenziari. Il carcere di Bellizzi è stato rapidamente cinturato dalle forze dell’ordine. Il funzionario della Polizia di Stato, delegato dal questore di Avellino, Pasquale Picone, si è recato sul posto per coordinare l’operazione e mantenere costantemente informati sia il questore che l’autorità giudiziaria.
Ulteriori pattuglie sono state disposte lungo le possibili vie di fuga dalla città per evitare che i detenuti potessero scappare. Solo a notte fonda la situazione è tornata sotto controllo. I due detenuti catturati sono stati trasferiti in un’altra cella sotto stretto controllo della polizia penitenziaria.
Le Critiche delle Organizzazioni Sindacali
L’episodio ha suscitato forti reazioni da parte delle organizzazioni sindacali del personale penitenziario. Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp), hanno denunciato lo stato di degrado del sistema penitenziario campano. Secondo loro, tra i detenuti si è diffuso un senso di impunità a causa della mancata applicazione di criteri sanzionatori. Hanno inoltre richiesto una revisione dell’operato del provveditore della Campania, accusato di non aver fornito il necessario supporto al carcere di Avellino.
Anche il segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Tiziana Guacci, ha espresso preoccupazione per la situazione critica del carcere di Avellino e di altri istituti penitenziari campani. Ha ribadito la necessità di un confronto con il prefetto per trovare soluzioni condivise, al fine di evitare il rischio di compromettere l’ordine pubblico.