Telefono in carica sotto il cuscino, morto dopo l’esplosione. E’ la terribile notizia che arriva dalla Malesia e sta facendo discutere. A perdere dopo lo scoppio del suo smartphone la vita è stato il 45enne Nazrin Hassan, ceo della Cradle Fund Snd Bhd, una società di venture capital malese. Lascia moglie e 4 figli.

A quanto pare improvvisamente il cellulare si è surriscaldato ed è esploso, provocando un incendio dalle conseguenze drammatiche. Il cognato del defunto ha commentato l’incidente sui social media, così come riportato da “The Malaysian Insight”: secondo lui, Nazrin Hassan aveva con se i suoi due smartphone, un dispositivo Huawei e uno Blackberry, in carica durante la notte. Uno si è surriscaldato ed deflagrato, provocando un trauma alla testa dell’uomo, ma la ricostruzione della vicenda è ancora da completare e l’inchiesta è ancora in corso. Secondo le autorità locali, il quarantacinquenne potrebbe anche essere deceduto per avvelenamento da fumo che si sono sviluppati durante l’incendio. L’esplosione gli ha causato gravi ferite ed ustioni.

Quella che viene detta esplosione, in realtà, in gergo viene definita “Thermal Runaway”, una situazione durante la quale si verifica, all’interno di un componente con batteria al litio, uno squilibrio che porta ad un aumento incontrollato della temperatura. Una reazione inarrestabile che porta prima alla combustione e poi, in assenza di uno “sfogo”, ad uno scoppio. Anche secondo i media malesi, il dispositivo si sarebbe surriscaldato al punto da esplodere. Gli inquirenti stanno indagando sulle dinamiche, ma non è escluso che Hassan sia deceduto intossicato dal fumo dell’incendio o per le gravi ustioni, come riporta il quotidiano Metro.

 

 

 

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