STROMBOLI

Una forte esplosione è avvenuta poco dopo mezzogiorno sullo Stromboli, con ricaduta di sabbia, cenere e altro materiale vulcanico. Alcuni testimoni hanno riferito che l’eruzione, preceduta da un forte boato, sarebbe stata di intensità maggiore a quella che il 3 luglio scorso provocò una vittima. Al momento non si segnalano danni a persone o cose, tranne piccoli focali d’incendio sul versante di Ginostra del Vulcano

La nuova esplosione  è stata avvertita distintamente da turisti e residenti che si trovano nell’isola e in quelle più vicine dell’arcipelago. Un’altissima colonna di fumo è visibile anche a diversi chilometri di distanza. La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente ha provocato un incendio sulla zona sommitale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell’abitato di Stromboli. Altri piccoli focolai si registrano nella zona di Ginostra, dove molte persone per proteggersi dalla caduta di cenere e altro materiale vulcanico si sono radunate nella chiesetta della minuscola frazione raggiungibile solo via mare. Proprio a Ginostra era morto il 3 luglio scorso l’escursionista Massimo Imbesi, 35 anni di Milazzo, colto di sorpresa dall’esplosione mentre era su un sentiero insieme a un amico che si era invece salvato.

«I turisti sono stati nel panico anche questa volta perché non sapevano cosa fare dopo l’esplosione. Abbiamo dovuto spiegare alla gente di allontanarsi dal mare e di mettersi nei punti di riparo, perché non c’è nessuna cartellonistica e nessun avviso. Speriamo che dopo quest’ultima eruzione qualcosa si muova e si mettano degli avvisi urgenti».

IL VIDEO

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