Incredulità, sgomento e stupore sono state le prime, inevitabili, reazioni alla notizia della morte di Gennaro Galdiero, l’imprenditore ortofrutticolo originario del piccolo centro a nord di Napoli e vittima di un agguato all’uscita dell’autostrada di Caianiello. Un famiglia benestante, quella di Gennaro, stimata e molto conosciuta, nonostante – già da tantissimi anni – si fosse trasferita nel Casertano.

A Calvizzano risiedono tuttora alcuni parenti di Gennaro, tra cui le zie materne, e non sono pochi coloro che – tra gli esponenti del mondo politico e dell’imprenditoria – ne tessono le lodi, sia come imprenditore sia sotto il profilo umano. “Gennaro era un imprenditore di grandissimo livello, un ragazzo perbene e con uno spiccato senso della legalità – raccontano alcuni amici della famiglia Galdiero – Le nostre non vogliono essere parole di circostanza, siamo veramente choccati per quanto è accaduto”. Da Calvizzano era andato via quando era ancora un ragazzino.

Poi il matrimonio, la nascita di un bambino (un altro bimbo arriverà tra qualche mese) e infine il successo, la consacrazione professionale arrivata negli ultimi anni e culminata con la partecipazione, in qualità di esperto, a numerose trasmissioni televisive. Sdegno e dolore viene intanto espresso dai rappresentanti della Coldiretti. “Siamo vicini a Gennaro e alla sua famiglia in questo tragico momento – spiegano i rappresentanti regionali – E’ un agguato che ci fa riflettere sulle difficilissime condizioni in cui sono costretti ad operare gli imprenditori del nostro settore”. Addolorato anche l’ex sindaco di Calvizzano Giuseppe Granata, legato a Gennaro e alla sua famiglia da vincoli di parentela. “Siamo profondamente rattristati”.

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