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E’ in atto una simpatica ribellione ad Amalfi. La perla della Costiera manda segnali di vicinanza ed esultanza a Napoli in vista del terzo scudetto e si tinge di azzurro per i festeggiamenti. Un atteggiamento, quello degli amalfitani, in controtendenza rispetto a quanto accade a Salerno, dove divampa la polemica sulla fede calcistica e sull’opportunità o meno dei cittadini del posto di unirsi alla festa del capoluogo campano.

Scudetto Napoli, Amalfi si “ribella” a Salerno e diventa provincia partenopea

Ad Amalfi spuntano le bandiere azzurre. Ne sono tante. Del resto l’ex Repubblica Marinara, che vanta diversi fun club, non ha mai nascosto la sua passione per la squadra che milita all’ombra del Vesuvio. E però la provincia di appartenenza parla chiaro: Salerno. In queste ore è spuntato uno striscione che inneggia al terzo scudetto. E poi un altro, il più controverso, che recita espressamente: “Amalfi, provincia di Napoli”.

Un simpatico atto di ribellione nei confronti di Salerno, dove la tifoseria granata ha rivendicato orgogliosamente la sua fede e il suo astio – rigorosamente sportivo, s’intende – nei confronti del Napoli. Anche il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è intervenuto sulla questione e ha cercato di smorzare la rivalità tra le due squadre spiegando che la vittoria del Napoli sarebbe un bene per l’intero Mezzogiorno.

La Costiera Amalfitana è con il Napoli

In realtà tradizionalmente i centri della Costiera Amalfitana sono stati sempre legati a Napoli. A Ravello, ad esempio, ha sede lo storico Club Napoli. Fu fondato negli anni d’oro del Napoli di Maradona, ne ha attraversato, con i tifosi che ha accolto, tutte le sue vicende, inclusi gli alti e bassi degli ultimi vent’anni. Il club, intitolato al padre dell’ex patron azzurro Corrado Ferlaino, ora si prepara a festeggiare lo scudetto.

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