Il Festival di Sanremo 2022 è stato un successo. La kermesse ha infatti tenuto incollati al televisore ben 3 milioni 380 mila telespettatori, pari al 65% di share. Mai così tanti dal 2000, quando l’ultima serata fu condotto da Fabio Fazio, con Luciano Pavarotti, Teo Teocoli e Ines Sastre.

Sanremo 2022, Amadeus verso il quarto Festival: “Ci penserò. La Rai è casa mia”

Durante la proclamazione dei vincitori Mahmood e Blanco davanti a Rai 1 c’erano 6 milioni 422 mila spettatori pari al 73,4% di share. “Oggi è una giornata speciale che voglio ricordarmi per sempre: un dato di ascolto incredibile, che rimarrà”, ha detto Amadeus in conferenza stampa stamattina.

“Abbiamo voluto dare priorità al pubblico e soprattutto ai giovani rispetto alle altre fasce d’età – sottolinea Amadeus – Ringrazio i cantanti, perché il Festival parte dai brani e i protagonisti veri sono loro. Sono stato sommerso dalle proposte musicali, più di 300 per averne 25 sul palco… I miei super ospiti sono stati proprio i cantanti in gara”. Ringrazia l’ad Rai, Carlo Fuortes, che mi ha detto ‘fai quello che hai in mente, ho piena fiducia in te’ e questo mi ha dato ancora più spinta e voglia di andare nella direzione che già avevo in mente”.

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Proprio con i cantanti in gara, spiega, “ho voluto non fare presentazioni in modo istituzionale, avevo bisogno di calore, di toccare le loro mani o il loro braccio, per sostenerci a vicenda: c’era bisogno di un contatto fisico che ha portato anche a un rapporto più personale fra noi”. Quindi, ringrazia “tre miei grandi amici: Checco Zalone, Lorenzo Jovanotti e soprattutto Fiorello. Partire bene è fondamentale e Ciuri è stato spettacolare, per la sua qualità e per la sua generosità”.

“Mahmood e Blanco sono due talenti e il successo che hanno avuto è meritatissimo. Quando ho ascoltato il loro brano, davvero mi ha subito fatto venire i brividi”, confessa Amadeus.

Quarto Sanremo di Amadeus, ci sarà?

E sulla possibilità di un Amadeus Quarter, il conduttore risponde: “Onorato della proposta, dobbiamo ragionare a menti riposate. Sanremo per me è un lavoro molto lungo. Avremo modo di vederci e chiacchierare serenamente. La Rai è casa mia”.

“Non ci sono nodi da sciogliere – ha spiegato ancora Amadeus parlando del futuro del festival – devo essere io convinto di avere le idee, l’energia, la forza: non è uno speciale di prima serata, quando una cosa si può fare mi butto, amo sperimentare, ma il festival va pensato, è una macchina importante. Deve partire tutto dalla mia testa, ecco perché i sì e i no non vanno detti a caldo, dopo notte in cui ho dormito tre ore”.

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