Un ragazzino di 16 anni è morto dopo essere aggredito da un suo vicino di casa con precedenti penali. Vanya Krapivin, stava tornando a casa dopo scuola a Severodvinsk, nella Russia nordoccidentale, quando ha visto l’uomo che stava cercando di fare del male alla madre. Subito è intervenuto ed è riuscito a fermarlo, ma l’aggressore si è accanito contro di lui.

Con un manubrio di tre chili, lo stesso con cui l’aveva interrotto Vanya, l’ha colpito ripetutamente alla testa. Prima aveva accoltellato la madre, per poi scappare, lasciando lei e il figlio in una pozza di sangue. I due sono stati soccorsi e la madre si è salvata. Anche Vanya in un primo momento era riuscito a sopravvivere, ma riportando gravissimi danni neurologici. Il ragazzo ha perso quasi completamente l’osso frontale i medici sono stati anche costretti a rimuovere una parte del cervello. Oggi, dopo 16 mesi di sofferenze, ha smesso di lottare e si è spento. L’aggressore era già stato condannato a 14 anni di reclusione per due tentati omicidi. Ora dovrà rispondere anche di omicidio, dopo la morte di Vanya.

 

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