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Si allarga il focolaio dell’IRCCS San Raffaele La Pisana. Salgono infatti a 77 i casi di positività collegati al nuovo cluster romano. Il contagio arriva a Latina, dove la Asl registra un nuovo positivo da quel focolaio. Salgono a tre i decessi, sempre riconducibili al San Raffaele. E su 20 nuovi positivi nel Lazio, ben sette sono riconcudibili alla struttura della Pisana.

Cresce il focolaio del San Raffaele: altri 20 positivi e un morto

La terza vittima del focolaio è un paziente ricoverato al Gemelli, proveniente dal San Raffaele. Il contagio cresce anche tra gli operatori sanitari. Tra gli ultimi un medico del Policlinico Umberto I di Roma, dopo l’infermiere risultato positivo ieri insieme a un paziente e collegato per un link familiare al focolaio dell’Irccs. Ma il cluster travalica i confini della provincia. Contagiato anche un operatore proveniente dalla Asl di Latina e un altro dalla Asl di Rieti (che si aggiunge agli 8 di ieri) parente del paziente morto nei giorni scorsi che era stato ricoverato all’Irccs San Raffaele per un periodo di riabilitazione.

Il primo caso nell’Irccs – ha reso nei giorni scorsi l’assessorato – risale a inizio maggio. La struttura è stata subito isolata attraverso il cordone sanitario disposto dalla Regione Lazio. L’Irccs Pisana non è la prima del gruppo San Raffaele che ha fatto registrare un cluster di Covid-19 dall’inizio dell’emergenza. La situazione più delicata è stata al San Raffaele di Rocca di Papa dove ad aprile sarebbero emerse una serie di irregolarità. Per questo motivo la Regione ha avviato l’iter per valutare la revoca dell’accreditamento al servizio sanitario regionale.

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