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Roghi tossici, Guarino contro Poziello: “Non faccia il martire, avrebbero incendiato anche se fossi io il sindaco”

Dopo l’ennesimo rogo, il secondo a una discarica in poco più di qualche giorno è il primo cittadino Poziello che insinua dubbi sulla regia di questi incendi. Per il sindaco questa sarebbe una strategia delle ecomafie per mettere le mani sulle bonifiche. “L’incendio sembrerebbe doloso – scrive il primo cittadino – C’è da capire qual è la regia. Chi e perché stia appiccando i roghi, che si concentrano, peraltro, su discariche sotto sequestro giudiziario. C’è da capire quali siano gli interessi che si nascondono dietro i roghi. Chi smaltisce i rifiuti qui. Chi gli da fuoco. Chi è interessato alla partita delle bonifiche – scrive il sindaco – Il mio timore è che dopo aver inquinato le nostre terre, ora questi incendi siano il modo per le aziende delle ecomafie per rientrare in partita. Sulle bonifiche” conclude.

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GUARINO – Anche Luigi Guarino parla di regia occulta ma dice chiaramente: “Non credo ci siano regie di altro livello come la camorra. Potrebbe essere chiunque a incendiare: dai rom a chi vuole accelerare le bonifiche, a lavoratori di bacino che non vengono pagati o la vigilanza”. Poi la stoccata a Poziello: “Non deve fare il martire, sarebbe successo pure se c’ero io a fare il sindaco. Questo territorio è terra di nessuno. Servono controlli e videosorveglianza”.

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