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Arrivano brutte notizie per i percettori de reddito di cittadinanza. Dovranno accettare le proposte di lavoro stagionale, pena la perdita del beneficio. E’ quanto prevede l’emendamento al Decreto Legge Sostegni Bis presentato da Valentina D’Orso (M5S).

Lavoro stagionale e reddito di cittadinanza, cambia tutto

Secondo quanto prevede la modifica al decreto, i beneficiari del reddito dovranno accettare le offerte di lavoro stagionali entro i 100 chilometri dalla propria residenza. In caso avranno sospesa l’erogazione del sussidio ma godranno di un’integrazione Inps nel caso in cui il compenso mensile fosse inferiore all’importo del RdC.

La proposta arriva dopo le polemiche scoppiate negli ultimi giorni in merito alla carenza di manodopera stagionale. “La norma – spiega il deputato – intende incentivare il ritorno nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito che in passato erano dediti a lavori stagionali garantendo loro che questo reinserimento avvenga a condizioni economicamente vantaggiose e non svilenti“. Il principio alla base, puntualizza, è quello di stipulare regolari contratti di lavoro e rafforzare la lotta al sommerso.

Le nuove regole

Se l’emendamento della maggioranza passa in Parlamento, cambierà di molto lo scenario del mercato del lavoro per la prossima estate. I percettori de reddito dovranno accettare in via obbligatoria le offerte di lavoro stagionali (bar, pizzerie, ristoranti, stabilimenti balneari, campi agricoli), pena la perdita del beneficio.

Il luogo di lavoro dovrà essere situato entro 100 chilometri dalla propria residenza. Qualora il salario risulti inferiore all’importo del sussidio garantito dallo Stato, l’Inps si incaricherà di erogazione un’integrazione economica al lavoratore fino al raggiungimento dell’importo percepito col RdC.

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