Uno su cinque subirà il taglio del Reddito di Cittadinanza. In altre parole, significa che la riduzione della durata del sussidio economico colpirà circa 846mila individui. A fornire i dati è il presidente dell’ISTAT, Gian Carlo Blangiardo, nel corso dell’audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023. 

Reddito di Cittadinanza, 1 su 5 subirà il taglio: ecco chi

Ma chi sono i soggetti che, a partire da gennaio, avranno diritto alla misura contro la povertà per soli 8 mesi? Il Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica spiega chiaramente che tra i circa 846 beneficiari ci sono “in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare coinvolge più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni”. 

Inoltre, la riduzione “comprende un terzo dei NEET fra 18 e 29 anni beneficiari del Reddito, e si caratterizza per livelli di istruzione appena più elevati rispetto alla restante platea dei beneficiari appartenenti alla stessa classe d’età”.

Secondo il capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, intervenuto alla Camera sulla manovra, l’introduzione del reddito di cittadinanza “ha rappresentato una tappa significativa nell’ammodernamento del welfare del nostro Paese” e secondo l’Inps senza reddito nel 2020 ci sarebbero stati “un milione di individui poveri in più”. 

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Chi lo manterrà?

In attesa della riforma complessiva annunciata dal governo per il 2024, con l’avvio di uno strumento contro la povertà, proviamo a capire chi sono quei beneficiari che manterranno il sussidio economico.

L’intenzione del governo è quella di garantire il Reddito di Cittadinanza ai soggetti che non sono nella condizione di lavorare: invalidi, chi non ha reddito e chi ha figli minori a carico. Anche le donne in gravidanza rientrano tra i casi di esclusione dal taglio. Assieme a loro saranno tutelati i percettori che hanno più di 59 anni. 

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