Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) raccomandano la somministrazione della quarta dose a tutti coloro che hanno più di 60 anni e alle persone vulnerabili.

Quarta dose, arriva l’ok dell’Ema: chi dovrà farla

E’ quanto si legge nell’aggiornamento delle linee guida di aprile, in risposta all’attuale quadro epidemiologico. “I Nitag, gruppi consultivi tecnici nazionali per l’immunizzazione – aggiungono – decideranno” a livello dei singoli Stati “su chi dovrebbe ricevere un nuovo richiamo, tenendo conto della situazione” epidemiologica “nei loro Paesi”. Di recente l’Agenzia aveva fatto sapere che Omicron BA.4 e BA.5 diventeranno dominanti entro fine luglio, a causa anche della loro alta trasmissibilità.

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Italia: la quarta dose non decolla

In Italia si fa fatica a far decollare la nuova campagna vaccinale. Sebbene coinvolga soltanto gli over 80, gli ospiti delle Rsa e coloro che sono stati inseriti nelle categorie a rischio con un’età compresa tra i 60 e i 79 anni, ad oggi però meno del 30 per cento ha effettuato la quarta dose.

Un vaccino contro le varianti

Nel frattempo le case farmaceutiche stanno mettendo a punto un nuovo vaccino resistente alle varianti di Omicron. In autunno, poi, l’Ema provvedrà a stabile se siano sicuri e quindi ad approvarli.

“L’Agenzia europea vuole controllarne la sicurezza e la capacità di stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti”, ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile per le minacce alla salute biologica e la strategia dei vaccini dell’Agenzia, in un’intervista al Corriere. 

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