pasquale de falco il racconto choc

Undici ore di pura tensione e di paura a Qualiano. Pasquale De Falco, si era asserragliato in casa dalle 10:30 del mattino dopo aver ucciso la mamma, Teresa Licciardiello, senza mai desistere e senza abbandonare quel fucile con il quale aveva esploso alcuni colpi nel cortile all’arrivo dei carabinieri.

Ed è proprio lì che è partito l’incubo, conclusosi soltanto in tarda serata verso le 21:30. Pasquale, affetto da problemi psichici, alternava momenti di lucidità a quelli di pura follia durante le trattazioni. “Ho ammazzato la mamma di Satana”, avrebbe ripetuto più volte ai carabinieri. Teresa è stata uccisa probabilmente con un solo colpo tra la nuca e la spalla dal figlio.

In quelle ore, che sembravano non voler terminare mai, De Falco pronunciava frasi sconnesse  – alcune di stampo religioso – alternate con momenti in cui si rifiutava di parlare durante le negozazioni. Poi un silenzio surreale. Dalla casa di via Campana non proveniva nessun rumore: si è temuto il peggio. Ed bastato questo ad allertare i carabinieri che monitoravano la palazzina e ogni sua possibile mossa.

I carabinieri sono entrati in azione mettendo fine a una giornata che ha segnato per sempre la città di Qualiano. Fino all’ultimo le forze dell’ordine hanno tentato una mediazione, provando persino a coinvolgere il padre, Tonino, e la sorella, accompagnata in cortile con un giubbotto antiproiettile. Ma Pasquale non si è voluto arrendere, rendendo necessario il blitz dei carabinieri.

Prima di intervenire, i militari avrebbero atteso l’arrivo del buio, staccando la corrente all’abitazione per disorientare il 37enne e neutralizzarlo. De Falco è stato stordito con un esplosivo, poi catturato e infine arrestato dai reparti speciali dei militari dell’Arma, i GIS.

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