Sono stati arrestati e posti ai domiciliari i due uomini che avrebbero affiancato Claudio Amirante nel brutale tentato femminicidio ai danni della sua ex compagna. L’episodio, che scosse profondamente l’opinione pubblica, si concluse con il salvataggio della ragazza, Gaia, 25 anni, aggredita selvaggiamente e poi quasi gettata da un belvedere nella zona di San Gennaro Agnano.
Pozzuoli, massacrò di botte la sua ex e tentò di scaraventarla dal Belvedere: presi i due complici
Questa mattina, su delega del Procuratore della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della IV Sezione “Fasce Deboli” della Procura partenopea, nei confronti di D.M., 30 anni, e C.A., 32 anni. I due sono gravemente indiziati del reato di lesioni personali aggravate in concorso.
Le indagini, avviate subito dopo l’arresto di Amirante lo scorso 5 aprile e condotte dalla Sezione Operativa dei Carabinieri puteolani, hanno permesso di far emergere un quadro accusatorio pesante nei confronti dei due indagati. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, D.M. e C.A. avrebbero partecipato attivamente all’aggressione, bloccando con il proprio veicolo la via di fuga dell’auto su cui si trovava la 25enne, e mettendo in fuga l’uomo che era con lei.
Non solo: i due avrebbero anche aiutato Amirante nel tentativo di costringere Gaia a salire sulla sua auto, contribuendo così, sia materialmente che moralmente, alla violenza che si stava consumando. L’arresto dei complici segna un ulteriore passo nella ricostruzione dei fatti di quella drammatica notte, in cui solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine riuscì a scongiurare l’ennesimo femminicidio.