Posillipo, rimprovera ragazzino che gioca a pallone: il papà lo massacra col casco

Un pallone di troppo. E’ questa la ragione che ha scatenato l’aggressione sulla spiaggia delle Monache a Posillipo. Alcuni genitori che avrebbe sottratto un pallone a un gruppo di ragazzini lanciandoglielo oltre gli scogli. Da lì il raid punitivo del padre di uno dei giovani bagnanti.

Posillipo, aggressione a colpi di casco: svelato il motivo

Facciamo un passo indietro. E’ domenica mattina, una calda giornata di primavera. Sulla piccola spiaggia posillipina accorrono per la prima tintarella e il primo tuffo in acqua famiglie, single e ragazzini. Un gruppo di giovanissimi gioca a pochi passi dai bagnanti con un pallone. Alcune persone, preoccupate per i propri bambini, invitano la comitiva ad allontanarsi o a smettere di giocare. Le rimostranze però servono a poco: si continua a giocare, infastidendo il resto dei presenti.

A quel punto la situazione degenera: una donna, probabilmente uno dei genitori, prende la palla e la scaglia oltre gli scogli. Uno dei ragazzini inveisce contro di lei, la insulta; interviene quindi il marito della bagnante che spintona il giovanissimo per allontanarlo. Nella concitazione il ragazzino cade e batte il viso contro uno scoglio riportando una piccola ferita. Scatta il raid punitivo dell’altra famiglia. Il padre del giovane, contattato telefonicamente per fare “giustizia”, si fionda sulla spiaggia e scatena la sua violenza contro l’uomo a colpi di casco e pugni. Il resto è storia nota.

“Scena terribile”

A raccontare il retroscena della vicenda è Fabrizio D’Onofrio, consigliere della I Municipalità, sulle pagine de Il Mattino. «La persona aggredita ha sbagliato. L’uomo ha reagito spingendo il ragazzino. Quest’ultimo aveva insultato le persone che gli avevano chiesto di smetterla di dare fastidio con il pallone», spiega. «È stata una scena terribile – ha spiegato D’Onofrio – c’erano famiglie, donne e bambini. Ancora non riesco a togliermi dalle orecchie le urla impaurite di mio figlio che ha solo tre anni». Sul posto è poi intervenuta la polizia. Gli agenti hanno identificato le persone coinvolte mentre la vittima dell’aggressione avrebbe sporto denuncia.

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