C’era un tempo in cui passando attraverso Port’Alba, a Napoli, si aveva la sensazione di ritrovarsi in una libreria a cielo aperto, un vicoletto – luogo di passaggio tra piazza Bellini e piazza Dante, tra storia e letteratura – unico nel suo genere. Ora cosa resta?

Dopo la chiusura delle librerie Guida e Loffredo, avvenute qualche anno fa, la settimana scorsa è avvenuta quella del presidio culturale più antico: la libreria Tullio Pironti. Aperta dal 1915, aveva resistito per oltre 100 anni. Tra quegli scaffali sono passati premi Nobel, grandi giornalisti d’inchiesta, scrittori americani di best seller mondialiVenerdì scorso è però ha ricevuto lo sfratto dai proprietari dell’immobile ed è stata costretta a chiudere: troppo alti i costi di gestione. Ironia della sorte, lo sfratto è arrivato proprio quando la Commissione toponomastica del Comune ha istruito il procedimento per intitolazione a Pironti del Largo Port’Alba. E già la settimana prossima verrà apposta una targa marmorea in memoria di Pironti alla presenza del sindaco Manfredi, una iniziativa richiesta dai librai superstiti dell’area tra i quali Pasquale Langella.

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