Dopo la polemica con Nino D’Angelo, Nancy Coppola torna a parlare di nuovo. La cantante neomelodica ha precisato, in un post su Facebook, di non aver mai attaccato l’artista partenopeo, verso il quel nutre una grande stima, ma di aver dichiarato in passato che il caschetto biondo fu il primo ad inaugurare il genere neomelodico negli anni ’80.

Polemica con Nino D’Angelo, Nancy Coppola: “Sui social troppe pagliacciate”

“Amici cari ma veramente è così scioccante dover ritornare su questo discorso quando le mie parole sono state ben chiare e precise. Ma dove non sono stata chiara? Chi si è messo a paragone? Non l’ho fatto e anch’io come voi amo D’Angelo da sempre”, ha scritto Nancy Coppola.

“E nemmeno in un altra vita riuscirei a fare il minimo che ha fatto lui. Ho semplicemente detto che il primo ad avere cambiato musica, genere, dopo i grandi Classici come Murolo, Merola, Trevi, Carosone, è stato proprio D’Angelo e mica è un offesa?”, ha proseguito.

Anzi ha avuto coraggio e ha avuto ragione perché dopo di lui tutti lo hanno seguito. Poi ha avuto un altro percorso, ha fatto altre strade perché si è sempre distinto per quello che scriveva. Per la sua grande bravura. Ha avuto un successo mondiale e questo lo sappiamo tutti, ma non toglie che anche lui come tanti altri è partito da qui. Con matrimoni, comunioni, battesimi e feste di piazza. E’ così bello ricordare quei momenti…ma cos’è che vi sfugge?”.

Oggi è intoccabile perché è Nino D’Angelo e non c’è dubbio ma tutto è partito da lui. Dopo anni la generazione è cambiata – ha sottolineato –  la musica, i testi anche, ma non possiamo dire che grandi talenti di oggi siano cantanti di serie b”.

La cantante ha, inoltre, precisato che il genere neomelodico non produce musica “trash”, “ma vuol dire nuova melodia con sonorità più moderne. Canto da 20 anni e all’ora i social non esistevano quindi so bene di cosa parlo, frequentavo il nostro ambiente senza tutte queste pagliacciate di oggi”.

“Purtroppo i social hanno rovinato tutto dando visibilità anche a chi non ha talento. Ma la colpa è anche nostra: siamo i primi a dar spazio a certi personaggi. Allora non facciamo di tutta un erba un fascio. Portiamo avanti la nostra tradizione, la nostra cultura. Apparteniamo al cambio di generazione degli anni 80, siamo tutti figli di Nino D’ Angelo che ci ha insegnato, cresciuto e fatto innamorare. Godiamoci i nostri artisti… Evviva la musica Neomelodica!”, ha concluso.

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