Estorsioni e denaro

Lo avevano avvicinato prima un uomo ed una donna quasi come se volessero chiedere delle informazioni. In realtà però erano due emissari di un “guappo” di Pollena Trocchia che nel giro di sessanta minuti lo hanno portato al cospetto del boss. I fatti in un centro scommesse dove un piccolo imprenditore di Cercola è stato minacciato ed al quale è stato intimato di versare la somma di 500 euro subito e poi rate da 200 euro al mese.

Fortunamente le indagini dei Carabinieri hanno messo fine a questa estorsione ed hanno portato all’arresto di cinque persone. I carabinieri della tenenza di Cercola, che a partire dalla constatazione della presenza continua del 45enne nel centro scommesse, osservavano i movimenti dei personaggi in questione, hanno ricostruito tutta la faccenda e, dopo le inevitabili ammissioni della vittima, hanno sottoposto a fermo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso il 45enne (sorvegliato speciale) e 4 dei suoi complici: 3 già noti alle forze dell’ordine e uno incensurato, tutti ritenuti vicini al clan “de luca bossa-minichini” operante tra cercola e i quartieri napoletani di Barra e Ponticelli.

I fermati, il 45enne di Pollena Trocchia sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, un 34enne libero vigilato e un 54enne del “lotto zero”, un 24enne di Ponticelli e un 20enne di cercola, l’unico incensurato, sono stati associati al centro penitenziario di Secondigliano. Coinvolta nella vicenda anche una 34enne di Massa di Somma allora resasi irreperibile.
Il gip di Nola ha convalidato i fermi dei primi 5 per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e disposto la custodia cautelare in carcere per tutti trasmettendo gli atti per competenza alla direzione distrettuale antimafia partenopea. La DDA ha poi chiesto e ottenuto un’ordinanza dal gip di Napoli.

Il 19 febbraio la donna è stata arrestata su ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla DDA ed eseguita dai carabinieri di Castello di Cisterna per altra estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore edile del vesuviano. I militari della Tenenza di Cercola le hanno ora notificato l’ordinanza di custodia cautelare riguardante i fatti di Pollena Trocchia all’interno del Carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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