I Carabinieri del comando provinciale di napoli insieme ai militari del nucleo antisofisticazione e sanità del capoluogo hanno eseguito controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni, per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine, ovvero tutta la filiera del prodotto.

Sono stati sequestrati 12 forni (1 a Qualiano, 1 a Calvizzano, 2 a Pomigliano, 1 a Crispano, 1 a Caivano, 3 a Casoria, 1 Grumo Nevano, 1 Terzigno e 1 ad Arpino di Casoria). poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime; ad Acerra  un panificio già sequestrato è stato trovato aperto e funzionante e quindi posto nuovamente sotto sequestro ed il titolare denunciato per violazione di sigilli. a Castellammare di Stabia e a San Giuseppe Vesuviano  sono stati sequestrati 2 panifici per carenze igienico sanitarie. a torre annunziata è stato altresì chiuso per carenze igienico sanitarie un deposito attiguo ad un panificio. a castello di cisterna ad un altro panificio è stata sospesa l’attività sempre per carenze igienico sanitarie. 2.800 chilogrammi circa il pane sottoposto a sequestro che sarà consegnato per lo smaltimento.

Una cinquantina le persone deferite in stato di libertà per inosservanza alla disciplina inerente l’igiene per la produzione e la vendita di sostanze alimentari. Numerose le sanzioni amministrative elevate. Analoghi servizi sono stati svolti il 20 ottobre e il 17 novembre. in quelle circostanze i militari dell’arma sequestrarono complessivamente:

26 forni (1 Pozzuoli, 1 Frattamaggiore, 1 Arzano, 2 Pomigliano d’Arco, 2 Sant’Anastasia, 2 acerra, 1 brusciano, 1 castello di cisterna, 3 giugliano in campania, 1 Afragola, 1 Qualiano, 1 Casavatore, 1 Cicciano, 1 Calvizzano,1 Villaricca, 1 Sant’Antimo, 1 San Giuseppe Vesuviano, 2 Acerra, 1 Somma Vesuviana e 1 Torre Annunziata), poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime; 6.500 chilogrammi di pane, deferendo in stato di libertà 90 persone.

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