amanda gill morta in messico

Salma saccheggiata e riconsegnata ai familiari senza organi. E’ accaduto in Messico. La mamma di Amanda Gill, 41enne britannica deceduta in Centro America durante una vacanza, ha denunciato il furto degli organi. Il cadavere della figlia sarebbe rientrato nel Paese privo di occhi, cuore e cervello senza che nessuno avesse autorizzato un espianto.

Amanda faceva la barista a Shipley, West York, ed era in vacanza. Sarebbe morta in ospedale dopo alcune complicazioni legate al diabete, di cui soffriva da tempo. In Messico si è parlato di “congestione viscerale” come causa del decesso, ma nel Regno Unito aumentano i dubbi sul referto. “È tornata a casa completamente vuota”: è con queste terribili parole che la madre della cittadina inglese Amanda Gill, 41 anni, ha denunciato il furto degli organi di sua figlia. La salma della donna, morta in Messico durante un viaggio, sarebbe stata riconsegnata alla famiglia senza occhi, cuore e cervello.

Quel corpo, visibilmente straziato, sarebbe passato prima nelle mani di alcuni trafficanti di organi in America Latina. A darne notizia è stato il Daily Mail, cui i parenti della 41enne si sono rivolti per diffondere la notizia. Una denuncia sconcertante, in cui domina un sinistro interrogativo: “Hanno rubato tutto dentro di lei – ha detto la mamma – e se questo è successo ad Amanda, a quante altre persone può essere capitato e a quanti succederà ancora?“.

Ma fonti interne all’ospedale messicano in cui la 41enne è morta (forse per un problema dovuto al conclamato diabete di cui era affetta) rivelano che il cadavere sarebbe stato affidato alla polizia ancora intatto. Sorgono sospetti anche sul resoconto fornito dalla struttura sanitaria, e si teme possa esserci stata una falsificazione sulle dichiarate cause del decesso (sulla cartella sarebbe presente un generico riferimento a una presunta “congestione viscerale”).

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