charlotte wade

Una storia aberrante quella della piccola Charlotte, stuprata per 14 anni dal nonno acquisito (padre del patrigno). Tutto è iniziato quando alla sola età di 5 anni è stata avvicinata dall’uomo, che oggi ha 73 anni, con una domanda: “Sai baciare come i grandi? Vogliamo provare?”. Da lì è iniziato un lungo e doloroso inferno per la giovane, ora 22enne.

La storia è avvenuta nella città di Barry, in Galles ed è andata avanti fino a quando la vittima ha deciso di raccontare tutto alle Autorità. I “giochi sadici” sono iniziati con un bacio, poi il tutto si è trasformato in un crescendo di abusi, con l’uomo che ha iniziato a violentare la nipote. “La prima volta il dolore è stato indicibile – racconta la ragazza – Mi disse che era così che facevano i grandi”. Non solamente un uomo malato, ma un sadico mostro, che aveva cominciato anche a filmare i suoi terribili abusi compiuti sul corpicino della bambina: «Un anno dopo l’uomo anziano ha iniziato anche a filmare gli stupri, obbligando con punizioni diverse la piccola a subire: calci nello stomaco, mani su un bollitore ustionante, penetrazioni violente.

Ma il racconto si fa sempre più agghiacciante quando Charlotte racconta di essere rimasta incinta all’età di 12 anni. Il nonno orco era talmente spesso in casa da accorgersi che qualcosa non andasse, costringendola a fare un test di gravidanza e mantenendone nascosto il risultato. Finché un giorno l’uomo decise di farla abortire: mentre un suo amico la teneva ferma sul pavimento, il nonno praticò un aborto “fai da te” con una stampella per cappotti. «Sentivo come se stessi per morire. Mi disse che non sarei stata più incinta, poi mi lasciò sanguinante sul pavimento».

Tutto è poi finito quando dopo ben 14 anni di inferno totale la ragazza ha deciso di denunciare il nonno, rinchiuso in carcere con l’accusa di 24 reati nei confronti della giovane.

 

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