C’è l’inchiesta sulla morte di Vincenza Donzelli, la 43enne napoletana morta per complicanze sopraggiunge dopo il parto. Fondatrice della galleria borbonica e operatrice culturale di successo, Donzelli è stata ricoverata il 7 agosto presso la clinica privata “Ospedale Internazionale”, assistita da un medico di fiducia. Qui aveva scelto di partorire la 43enne, moglie del produttore cinematografico Andrea Cannavale e nuora dell’attore, scomparso nel 2011, Enzo Cannavale.

Napoli, Vincenza morta dopo il parto: si indaga sui tempi delle cure mediche

Tra l’8 e il 9 agosto ha dato alla luce il suo bambino con un taglio cesareo. Poi, su decisione della clinica, era stata trasportata all’ospedale Cardarelli di Napoli poiché necessitava di assistenza di “secondo livello”.

Per questo motivo, gli inquirenti si stanno focalizzando sul ricovero in clinica, sui tempi delle cure mediche e anche sull’operato del medico di fiducia, in particolare sulla gestione della condizione anemica subentrata in seguito all’emorragia. E non solo: nel mirino dei pm ci sono anche i medici del nosocomio partenopeo e l’assistenza prestata alla donna giunta, secondo quanto scritto sulle cartelle cliniche, in “pericolo di vita” al Cardarelli.

Nel frattempo gli inquirenti hanno già acquisito gli atti e le cartelle cliniche. Come da prassi, verranno anche svolti gli accertamenti medico-legali di rito poi si potrà procedere al dissequestro della salma per consentire ai parenti della 43enne di poter svolgere i funerali. Intanto i familiari hanno già sporto denuncia alla polizia per un presunto caso di malasanità chiedendo di fare chiarezza sulla vicenda. Ma mentre si attendono risposte, aumentano di giorno in giorno i messaggi di solidarietà e affetto rivolti alla famiglia.

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