Svolta nell’omicidio di Luigi Galletta, il 21enne ucciso nel 2015 in un agguato nel centro storico di Napoli, nel pieno della faida di camorra tra i Buonerba e i Sibillo. Dopo l’arresto dell’esecutore materiale del omicidio del giovane, c’è un altro soggetto finito in manette: si tratta di Ciro Contini, nipote del boss Eduardo, gravemente indiziato dei delitti di omicidio, detenzione e porto illegale di armi. 

Napoli, ucciso un innocente: arrestato nipote del boss Contini

L’arresto è stato eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, dopo che il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.

L’attività investigativa dai dai poliziotti, coordinate dall’Antimafia, ha documentato la violenta contrapposizione tra il clan Sibillo  – consorteria criminale assurta agli onori della cronaca come “paranza dei bambini” per la giovane età dei suoi appartenenti, con a capo Emanuele Sibillo, ucciso a soli 20 anni – e il clan Buonerba, alleato con i Mazzarella durante la guerra contro Es17.

Quella tra i due sodalizi criminali fu una faida sanguinosa, combattuta fino all’ultimo per ottenere la supremazia ed il controllo degli affari illeciti sul territorio, in particolare sull’area dei Decumani.

Dalle indagini è emerso che Luigi Galletta, incensurato, è stato ucciso all’interno della officina in cui lavorava da esponenti del clan Sibillo perché, all’epoca dei fatti, si rifiutò di fornire elementi utili al rintraccio del cugino, Luigi Criscuolo, schieratosi con il gruppo dei Buonerba-Mazzarella.

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