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Questa mattina si sono tenuti a Miano i funerali di Fortuna Bellisario. La chiesa santa Maria della Sanità, meglio conosciuta come la chiesa di San Vincenzo, era gremita di amici, parenti e concittadini della donna, uccisa a colpi di stampella dal marito, nel loro appartamento a Miano, per sospetti su una presunta relazione extra coniugale della vittima.  Durante la celebrazione funebre, si avvertiva un clima di commozione e disperazione generale. La madre è giunta in chiesa sorretta a braccia con lo sguardo perso nel vuoto. Stravolte anche le due sorelle e il fratello della 36enne.

Il parrocco durante l’omelia, come riportato da NapoliToday, ha incoraggiato le donne, vittime di violenza, a denunciare: “Un uomo che colpisce con uno schiaffo una donna è uno stronzo. Bisogna dire basta alla violenza. Abbiamo scelto i paramenti rossi perché sono il segno di un martirio. Da piccolo mi hanno sempre detto che le donne non si toccano neppure con un fiore. Alle donne in difficoltà dico: denunciate, parlate delle vostre difficoltà, noi vi ascoltiamo e vi aiutiamo. Fortuna ha sempre cercato di difendere i suoi figli e la sua famiglia originaria. Bisogna arginare lo strapotere della violenza, restiamo insieme in nome dell’amore”.

Applausi all’uscita della bara, portata anche dalle sorelle di Fortuna. Prima della benedizione don Pier Paolo Ottone, parroco di Miano, ha svelato che le due famiglie quelle della vittima e dell’omicida si sono incontrate. Per Vincenzo Lopresto, 41 anni, reo confesso dell’omicidio, potrebbero configurarsi anche le aggravanti di sevizie e segregazione, visto che sul corpo della 36enne sono state trovate diverse ferite datate nel tempo”.

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