onne sedute sul trono reale

Napoli. “Io, vittima di una gogna mediatica”, questo lo sfoglio di Carla Ciccarelli su Facebook, una delle quattro signore di Giugliano che durante una serata di gala, tenutosi nel Palazzo Reale a Napoli, si sono scattate un selfie che le ritrae sedute sul trono borbonico.

“Oggi il mio POST va a tutte le persone che mi hanno derisa, giudicata, apostrofata con gli aggettivi più offensivi della lingua italiana”, esorda così  Carla.

“Ebbene, mi rivolgo a tutti i “critici d’arte” che non sapevo fossero così numerosi nel contesto giuglianese e napoletano; a tutti quelli che nella loro vita non hanno mai commesso un gesto ingenuo; a tutti questi “giudici” che spero siano davvero così irreprensibili, da non sentire poi sulla loro coscienza il peso di giudizi infamanti e affrettati, espressi senza conoscere la realtà dei fatti.”

Una premessa che non lascia dubbi sull’amarezza e l’indignazione della donna, che non è scampata alle critiche aspre dei social. “Mi chiamo Carla Ciccarelli, e non incarno ahimè la perfezione; sono bensì fatta di carne e ossa. Sono un avvocato, una lavoratrice, un’appassionata di libri e di cultura in genere, una mamma di due splendidi bambini e una moglie”.

Poi prosegue, ammettendo la propria colpa: “E’ vero sono anche la stessa persona che si è fatta scattare ingenuamente una foto con tre amiche durante una cena di gala su quello che ha appreso solo dopo essere il trono appartenuto ai Borbone, senza avere la minima consapevolezza dell’autenticità dello stesso, ne’ del pregio inestimabile di un tappeto che appariva del tutto anonimo”.

Infine conclude: “Peccato che la mia IMMAGINE è stata lesa in tutti i modi possibili. Peccato che continuo a ricevere ancora in privato offese di natura sessista che nulla hanno a che vedere con l’ingenuità commessa.

“A voi, estimatori dell’arte, esperti, conoscitori delle bellezze napoletane, esseri perfetti e irreprensibili rivolgo un serio invito a riflettere su una questione davvero importante: la gogna mediatica ha negli ultimi tempi “ucciso” diverse ragazzine; io in qualità di cristiana cattolica ringrazio Dio che mi ha donato una tempra così forte da resistere agli “urti”.

“Allo stesso modo ringrazio invece chi in questo mondo cattivo, ipocrita, di falsi moralisti ha avuto il coraggio di difendermi o quantomeno comprendere questo gesto infantile che non dovevo fare; vi ringrazio veramente di cuore perché non immaginate quale conforto, sollievo e forza per continuare ad andare avanti mi state dando in questo brutto momento della mia vita”

 

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