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Esce dal coma, mangia un boccone di traverso e muore. I familiari di una 78enne deceduta lo scorso 25 gennaio hanno sporto denuncia contro i medici di una struttura ospedaliera di Napoli.

Napoli, esce dal coma: mangia un boccone, va di nuovo in coma e muore

Il calvario ospedaliero è iniziato lo scorso 4 dicembre, quando la paziente fu ricoverata per un’insufficienza respiratoria legata al Covid-19. Le sue condizioni però si aggravarono fino a renderne necessario il trasferimento in terapia intensiva fino al 5 gennaio, giorno in cui la 78enne uscì dal coma. Peccato che nel giro di poche ore la donna ritornò in come per un boccone andato di traverso. A rendere più ingarbugliata la vicenda è il fatto che alla signora, appena svegliatasi dal coma, invece di essere alimentata con liquidi, come prevede il protocollo, venne somministrato un pasto vero e proprio.

Una doccia gelata per i familiari, ai quali venne spiegato che per colpa di quel boccone ingerito, l’anziana era andata in apnea respiratoria e infine in arresto cardiaco con gravi danni cerebrali.  Nuovo coma, ma questa volta irreversibile. La donna muore diversi giorni dopo, in terapia intensiva. I parenti sono convinti però che troppe cose siano andate storte durante il ricovero e, come spiega l’Ansa, hanno presentato una denuncia lo stesso giorno in cui la madre è deceduta. Vengono contestati l’omicidio colposo e le lesioni personali colpose. Nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura di Napoli la salma è stata sequestrata e sottoposta all’autopsia alla quale ha anche assistito un consulente nominato dal legale della famiglia, l’avvocato Maurizio Zuccaro.

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