Cinquanta euro per avere a disposizione il bidone nei pressi della propria attività. La storia che sembra uscita da un romanzo trash è riportata oggi dal Mattino in edicola con tanto di denuncia di un ristoratore che racconta l’accaduto.

Napoli, 50 euro per un cassonetto dell’immondizia: il “pizzo” di un netturbino a un ristoratore

Siamo a Posillipo, quartiere della Napoli bene. Le telecamere di videosorveglianza installate all’esterno del locale riprendono l’intera scena, che risale al 20 gennaio: c’è un netturbino che sta per rubare il cassonetto. O meglio rapirlo per poi chiederne un riscatto.

Il sistema pare funzionare cosi: chi ha bisogno di un contenitore o di dover portare via più rifiuti deve pagare una mazzetta. Una somma di denaro per avere dei servizi che gli spettano di diritto. Il ristoratore ha smosso le acque. Dall’Asia fanno sapere di monitorare la vicenda ma spiegano le cose in maniera diversa: non ci sono prove per dimostrare la verità di quanto viene detto e se ci sono prove è meglio denunciare alle Forze dell’Ordine, i bidoni non sono di nessuno se non dell’Asia la cui direzione sceglie dove posizionarli. Non siamo tutti santi ma neanche sparare nel mucchio è giusto.

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