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Blitz Antimafia a Monreale, in provincia di Palermo. Sei arresti. Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, su richiesta della DDA – Sezione territoriale di Palermo, nei confronti di 6 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata.

L’operazione costituisce la naturale prosecuzione delle precedenti indagini dei Carabinieri denominate “Quattropuntozero” e“Montereale”, relative al mandamento mafioso di San Giuseppe Jato e alla famiglia mafiosa di Monreale e all’esito delle quali, tra marzo e ottobre 2016, erano stati tratti in arresto molti esponenti apicali del medesimo sodalizio.

Le complesse indagini dei carabinieri hanno consentito di documentare la riorganizzazione territoriale di cosa nostra, avvenuta nell’arco di pochi mesi, dopo le operazioni “Quattropuntozero” e “Montereale” del 2016, e in particolare di individuare i vertici ed i nuovi assetti della storica famiglia mafiosa di Monreale, che costituisce una delle articolazioni più rilevanti del mandamento di San Giuseppe Jato.

Peraltro, all’interno del nuovo assetto di potere determinato nella famiglia mafiosa di Monreale, era stato riservato un ruolo di primissimo piano, oltre che ad Antonino Sciortino, anche a Salvatore Billetta; gli stessi, nelle intenzioni dei vertici della consorteria, avrebbero dovuto interessarsi dell’individuazione delle attività edilizie da assoggettare al pagamento delle estorsioni per garantire gli introiti e assicurare il controllo del tessuto economico e sociale sul territorio; numerose conversazioni intercettate hanno confermato come tutte le condotte illecite poste in essere dai vertici della famiglia mafiosa di Monreale e dai loro sodali erano finalizzate al reperimento di risorse da far confluire nelle casse del mandamento di San Giuseppe Jato, gestite in prima persona da Antonino Alamia.

LEGGI I NOMI:

 

  • DAMIANI Sergio, classe 1970, panettiere, ritenuto reggente della famiglia di Monreale e già riconosciuto uomo d’onore della medesima famiglia mafiosa (lo stesso era infatti nipote del defunto DAMIANI Settimo, capo dell’organizzazione mafiosa monrealese prima dell’avvento dello storico boss BALSANO Giuseppe);
  • LUPO Salvatore, classe 1988, già reggente della famiglia mafiosa di Monreale, condannato in primo grado lo scorso 24 aprile alla pena di 12 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso;
  • SPINA Girolamo, classe 1966, personaggio di spicco della famiglia mafiosa di San Giuseppe Jatorecentemente condannato in primo grado alla pena di 9 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa e altro;
  • BILLETTA Salvatore, classe 1969, appartenente alla famiglia mafiosa di Monreale, condannato in primo grado alla pena di 8 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa e altro;
  • ALAMIA Antonino, classe 1964, cassiere del mandamento mafioso di San Giuseppe Jatocondannato in primo grado alla pena di 12 anni di reclusione per associazione mafiosa e altro;
  • SCIORTINO Antonino, classe 1960, muratore.

 

 

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