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I pedofili venivano dal Sud Pontino per fare sesso con ragazzini di una casa famiglia a Mondragone. Un giro di prostituzione minorile che vale decine di migliaia di euro. L’inchiesta, nata dopo alcuni servizi giornalistici dello scorso autunno, ha portato all’arresto di tre persone, presumibilmente clienti, tra cui un uomo di Formia di 50 anni.

Le vittime

Le vittime del giro di baby-prostituzione sono dei ragazzi, italiani ma anche stranieri, affidati a una casa famiglia dopo situazioni familiari complicate. Il più grande ha 15 anni. Dalla struttura in cui dovevano essere verosimilmente protetti si recavano sul lungomare di Mondragone per appuntamenti di natura sessuale con adulti provenienti da Formia e Gaeta. In cambio ottenevano ricariche per il cellulare, pacchetti di sigarette e birre dal valore di poche decine di euro. Alcuni incontri si svolgevano altrove: i minori venivano caricati in auto dal cliente e condotti all’interno di alberghi con la complicità degli affittacamere.

Le responsabilità

Gli adescamenti non erano affatto casuali. Tant’è vero che le persone indagate non abitano sul Litorale Domitio, ma tra Formia e Gaeta. Ciò significa che i tre arrivavano di proposito sul Litorale, presumibilmente dopo aver preso appuntamento con le piccole vittime. Bisognerà adesso capire se ci sono e quali sono le falle del sistema affidamenti e chi aveva la responsabilità di controllare i ragazzini affidati alla struttura. In questo mercato dell’orrore, i colpevoli, a quanto pare, sono tanti.

 

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