MODENA – L’ha preso in braccio, lo ha stretto a sé in un abbraccio mortale, poi si è lanciata dal balcone di un decimo piano, trascinando il nipotino di cinque anni. Monica, la mamma di Giacomo – questo il nome della vittima – non riesce a darsi pace per la morte di suo figlio e per il gesto folle di sua cognata, Silvia Pellicani, ingegnere informatico di 47 anni.

Nessun tonfo, nessun rumore. I vicini non si sono accorti di nulla: è stato un residente che passeggiava con il cane a trovare i corpi sul cemento, tra due fioriere, sotto la fila di balconi della palazzina che affaccia sul parco, al civico 50 di Largo Montecassino.

Monica, la mamma di Giacomo, arrivata sul luogo dell’omicidio-suicidio, riporta Il Resto del Carlino, ha urlato il suo dolore e la sua rabbia: “Lo sapevo che finiva così. Me lo ero immaginata un miliardo di volte. Pensa che paura ha avuto”. 

Piange e continua a interrogarsi sul perché di quel folle gesto. Silvia Pellacani non risulta in cura per depressione ma, pare, che negli ultimi tempi fosse molto chiusa e schiva. Forse anche per questo lavorava da casa, come spiega qualche vicino. E forse, per questo, voleva trasferirsi. Pare, infatti, che volesse semplicemente avvicinarsi al fratello e al nipotino. Un nipotino al quale era affezionata ma che, probabilmente, ieri non doveva trovarsi con lei. Ma con la nonna. Intanto gli inquirenti procedono no stop sulla ricostruzione dell’omicidio-suicidio ed escludono l’ipotesi secondo la quale il piccolo si sia arrampicato sul balcone e la zia abbia cercato afferrarlo, non riuscendoci.

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