Non accetta che la figlia abbia un altro orientamento sessuale, anni di minacce e insulti diventati, poi violenza verbale insostenibile. La ragazza, una barista 24enne di Napoli, allo stremo, trova finalmente il coraggio di denunciare. Una storia che prosegue da anni. Non è lei la sola vittima, ma anche la mamma e la sorella che per lei hanno pagato a caro prezzo. L’unica colpa della ragazza è stata il suo orientamento sessuale, che con coraggio ha dichiarato alla famiglia conscia del violento disappunto che avrebbe potuto avere il padre. La 24enne, adesso si affida alla legge per tutelare se stessa, la madre e la sorella.
