Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno dato esecuzione, nelle prime ore di oggi, mercoledì 7 maggio, a un’imponente operazione coordinata dalla Procura di Bologna contro un presunto sodalizio criminale operante nel settore dell’edilizia. Sono 29 le misure cautelari emesse e ben 40 le perquisizioni effettuate nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Forlì, Rimini, Mantova, Napoli e Caserta.
Maxi operazione tra Emilia-Romagna e Campania, 29 misure cautelari per fatture false e riciclaggio nel settore edilizio
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. L’inchiesta è partita da una segnalazione di movimentazioni finanziarie sospette arrivata alla Polizia Postale da Poste Italiane.

Le successive indagini, portate avanti dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna insieme al Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna, hanno permesso di ricostruire un articolato sistema fraudolento che vedeva il coinvolgimento di imprese fittizie, prestanome e complesse operazioni di riciclaggio su conti correnti nazionali ed esteri.
L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Flavio Lazzarini della Procura di Bologna, e si inserisce in un più ampio contesto di contrasto ai reati economico-finanziari connessi al mondo delle costruzioni. Sequestri di documentazione e supporti informatici sono in corso, e non si esclude che l’indagine possa allargarsi ulteriormente nelle prossime settimane.