Cinque società sequestrate e beni per un valore complessivo di 10 milioni di euro. E’ questo il bilancio dell’operazione condotta stamani dal nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli e dalla Guardia di finanza. Le società, secondo quanto appurato dalla Dda di Napoli, sono tutte riconducibili alla famiglia Simeoli, fondatori e titolari, tra l’altro, della Sime costruzioni e Laura (società già finite nel mirino della magistratura e sequestrate nei mesi scorsi) e ritenuti affiliati al clan Polverino. Luigi, Benedetto e Antonio Simeoli, titolari e fondatori delle società sequestrate, sono in carcere dallo scorso ottobre. I tre sono in attesa di un nuovo pronunciamento del tribunale del Riesame, che nei prossimi giorni – alla luce di quanto evidenziato dalla Cassazione – dovrà optare per la conferma della misura cautelare, attenuazione o scarcerazione dei tre. La famiglia Simeoli ha per anni detenuto il monopolio del comparto edile nell’area a nord di Napoli e in particolare nel comune di Marano.
Marano, sotto chiave l’impero dei Simeoli. I titolari delle società sono da tempo in carcere
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