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Omicidio. E’ questa la pista battuta dagli investigatori per spiegare la morte di Vincenzo Iannone, il 47enne ritrovato morto carbonizzato in un’auto a via Pigno, zona collinare di Marano.

Marano, morto carbonizzato in auto: si pensa all’omicidio di camorra

Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di ieri. I carabinieri della compagnia di Marano si sono ritrovati davanti uno scenario macabro: un uomo morto in una macchina data alle fiamme. Iannone era adagiato nell’abitacolo di una Hyundai, privo di vita, con parti del corpo carbonizzate.

Sul posto sono accorsi anche i Vigili del Fuoco. I pompieri, però, non hanno trovato inneschi vicino all’auto. Proprio questa circostanza non lascia precludere l’ipotesi del suicidio. E però gli investigatori mettono in collegamento la morte del 47enne con il suo passato criminale.

Le indagini

Come spiega Terranostranews, Iannone aveva precedenti per spaccio. Nel 2015 fu arrestato dai militari dell’Arma nell’ambito di un’operazione ad Alto Impatto perché trovato in possesso di 5 panetti di hashish. Probabilmente era inserito in un circuito di droga “tollerato” dalle cosche locali ma che avrebbe potuto infastidire i vertici di qualche gruppo criminale.

La Procura di Napoli Nord, col supporto della DDA, ha aperto un fascicolo di inchiesta e ha disposto l’esame autoptico sulla salma della vittima. Dalle risultanze degli accertamenti effettuati sul corpo potranno emergere elementi utili per ricostruire il retroscena sulla morte di Iannone. E’ da capire se la vittima sia stata prima uccisa e poi data alle fiamme o se il decesso sia sopraggiunto per combustione.

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