Marano. La commissione alloggi non si riunisce e diverse famiglie che hanno presentato regolare domanda di assegnazione di una casa, rischiano seriamente di trovarsi con uno sfratto alle porte, mentre altre potrebbero tornare a vivere in strada. La denuncia reca il copyright della battagliera coordinatrice della sezione locale di SEL, Stefania Fanelli, alla quale si è associato il segretario del circolo di Rifondazione comunista di Marano, Mauro Di Mauro. Ma da chi è composta la Commissione alloggi e di cosa si occupa? Ne fanno parte Claudia Gargiulo, dirigente dell’area economico-finanziaria nella funzione di presidente, Angela Veccia, responsabile dell’Ufficio Patrimonio, e tre sindacalisti in rappresentanza della CGIL, CISL e UIL. Fu istituita nel 2015 per valutare le domande di assegnazione delle case popolari del Comune. Oltre alla verifica delle richieste deve accertarsi della corretta consegna dei documenti allegati e che ogni partecipante compili una scheda che serve per l’attribuzione del punteggio. Fu emanato un bando pubblico per l’assegnazione delle cosiddette case popolari.

“Dopo tanti anni di disinteresse su questa problematica – ebbe a dichiarare il sindaco Angelo Liccardo – stiamo affrontando con determinazione la questione. Il nostro obiettivo è quello di dare gli alloggi comunali e i beni confiscati”

“Interveniamo dopo un lungo periodo di buio totale – aggiunse l’assessore al Patrimonio dell’epoca, Elio Belmare – Questa è la volta buona e ci sono ottime possibilità di assegnare le case”.

Poi Belmare fu defenestrato e degli alloggi popolari non se n’è parlato più.

“Dopo aver constatato che per circa tre mesi – scrive Fanelli sulla sua seguitissima pagina facebook la commissione alloggi non si riuniva e le continue sollecitazioni da parte nostra e della CGIL casa, abbiamo chiesto la convocazione di un nuovo tavolo di lavoro.
In data 5 aprile alle ore 15.30 presso la sala giunta, insieme al segretario regionale della CGIL Casa, abbiamo incontrato l’assessora al patrimonio, la presidente della commissione alloggi e la funzionaria del settore patrimonio.
In quell’incontro – continua Fanelli – la presidente ha assunto l’impegno che per fine maggio sarebbe terminata l’istruttoria. A tal proposito, per velocizzare la pubblicazione della graduatoria provvisoria, abbiamo ancora una volta suggerito di inviare le pratiche già istruite alla commissione provinciale.
Abbiamo richiesto, inoltre, per poter dare una risposta concreta a chi risulterà in graduatoria, di continuare la verifica degli attuali occupanti degli alloggi popolari. Anche in questo caso ci è stato assicurato di terminare la convocazione degli stessi entro la fine di maggio.
Sembra, invece, andare avanti la nostra proposta di individuare alcuni alloggi confiscati alla camorra da assegnare per l’emergenza abitativa.
Purtroppo ad oggi – conclude -, nonostante gli impegni assunti e le promesse fatte, siamo venuti a conoscenza che la commissione continua a non riunirsi, determinando un blocco dei lavori e di conseguenza un ritardo notevole rispetto ai termini previsti per legge”.
Ricordiamo che, ai sensi della legge regionale 18/97, la graduatoria deve essere pubblicata entro 60 giorni dalla scadenza del bando pena la nomina di un commissario ad acta. Il bando è scaduto il 28 febbraio 2015.

E’ trascorso, quindi, più di un anno, per questo Sel e Rifondazione  chiedono con forza che l’amministrazione si assuma le responsabilità di questo ritardo e provveda a riprendere i lavori quanto prima con l’obiettivo di dare una risposta al fabbisogno abitativo entro i termini promessi.

di Mimmo Rosiello

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