acqua frizzante

E’ allarme per l’acqua frizzante in Italia. La crisi energetica rischia di lasciare l’Italia senza “bollicine”. Il prodotto inizia a scarseggiare e rischia di diventare introvabile nei supermercati di tutto il Paese. Al punto che c’è già un’azienda che ha deciso di fermare le linee di produzione dei prodotti gassati.

Si tratta di Acqua Sant’Anna che ha già dato lo stop per la mancanza di anidride carbonica.

Stop acqua frizzante

Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, ha spiegato: “La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitor sono nella stessa situazione – si legge su Ansa – questo è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti”.

Non è la prima volta che l’anidride carbonica per uso alimentare scarseggia, l’ultimo grande allarme del settore è del 2018. “Questa volta – spiega l’ad di Sant’Anna – invece siamo in piena emergenza, siamo riusciti a recuperare un piccolo carico che ci arriverà dall’Olanda, ma ci servirà per qualche giorno, forse soltanto uno”.

Le aziende di Co2, al momento, preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità. Ed è per questo che il settore dell’acqua è invece in crisi. Le bottiglie di frizzante rischiano così di sparire dai supermercati italiani ma anche europei se non si troverà una soluzione. Secondo gli esperti il rischio è che una volta finiti gli stock rimasti all’interno dei magazzini di supermercati, le bottiglie di acqua gassata scarseggeranno. I produttori attendono l’arrivo di qualche rifornimento dall’estero, ma se dovesse arrivare basterà per appena qualche giorno. Il problema non riguarda solo le bottiglie di acqua frizzante. A risentirne potrebbe essere l’intero settore alimentare. Basti pensare che l’industria dolciaria usa il gas addizionato per preparare molti alimenti. 

Sant’Anna è stata solo la prima a lanciare l’allarme ma il problema della mancanza di Co2 potrà riguardare tutti i produttori di acqua frizzante in Italia e nel resto del Continente. In pratica tutta l’acqua frizzante rimasta in circolazione in Italia è già in vendita: una volta terminata, sarà difficile reperirla ancora nelle prossime settimane.

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