Inizia la guerra, l’Iran attacca basi italiane e americane: 80 morti

E’ iniziata la risposta dell’Iran all’attacco Usa. Dopo la morte di Soleimani, l’Iran ha infatti sferrato un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe americane e quelle della coalizione, tra cui militari italiani. La stima delle vittime è ancora incerta ma la tv iraniana sostiene al momento che le vittime sarebbero circa 80.

Iran, attacco di missili contro basi Usa

A finire sotto la pioggia di missili e cruise iraniani (in tutto 35), due postazioni che ospitano militari americani e italiani. Si tratta della base di al-Asad e di quella di Erbil. Sarebbe questa la prima rappresaglia per l’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Secondo l’emittente di Teheran nella rappresaglia per l’assassinio mirato venerdì scorso del generale Qassem Soleimani, sono stati lanciati 15 missili e nessun missile è stato intercettato. La tv ha parlato di «80 terroristi americani» che sono stati uccisi.

Le reazioni

«L’Iran ha lanciato 15 missili, di cui quattro non hanno centrato il bersaglio», afferma un funzionario americano citato dai media Usa. Secondo la tv di Stato iraniana, ci sarebbe stata anche una seconda ondata di attacchi. “Se dovessero esserci morti sono molto pochi”. Così, riportano i media, un funzionario americano in merito all’attacco iraniano alle due basi in Iraq che ospitano le truppe americane.

Il personale del contingente militare italiano ad Erbil si è radunato in un’area di sicurezza – secondo quanto appreso dall’agenzia Ansa – e gli uomini si sarebbero rifugiati in appositi bunker. Risultano tutti illesi. «Va tutto bene! Missili lanciati dall’Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata». Lo twitta Donald Trump.

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