Il pubblico ministero Giovanni Valmassoi ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere per Francesco Sarracino, il 34enne presunto capo della banda, e per Giuseppe Mele, 32 anni che avrebbe sparato a Pierpaolo Toffolatti nella rapina dell’8 novembre 2012 ai danni della gioielleria del centro di Pieve di Soligno. 10 anni di reclusione sono stati invece chiesti per il nipote di Sarracino, il 20enne Giuseppe D’Aniello, e 8 anni per Giovanni Verde, il 34enne originario anche lui di Giugliano incaricato al noleggio dei camper con il quale i 4 si erano poi dileguati dopo aver abbandonato la Fiat uno utilizzata per la rapina.

I FATTI sconvolsero non poco il centro veneto. La rapina infatti stava per finire in tragedia. Uno della banda,si presume il Mele, ad un accenno di reazione del figlio del titolare fece partire un colpo che ferì gravemente al linguine il Toffollatti. I tre criminali dovettero abbandonare alcuni borsoni a terra ma comunque riuscirono a scappare con un bottino di oltre 130.000 euro composto da mezzo chilo d’oro.

L’ARRESTO. Dopo un anno di indagini nello scorso marzo si costituirono a Campobasso essendo stati individuati dalle forze dell’ordine grazie all’esame del DNA di un frammento organico rinvenuto nella gioielleria.

IL VERDETTO. Si torna in aula il primo di aprile per le repliche e la sentenza. L’avvocato della banda Fabio Crea sostiene infatti che non si tratto’ di tentato omicidio perché la pistola fu puntata alle gambe del gioiellerie. La banda pero’ potrebbe essere ritenuta responsabile anche di altre rapine commesse nella marca trevigiana.

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