Sta facendo il giro della rete la foto della piccola Sahar, la neonata morta di fame a un mese di vita. La piccola, nata alla periferia di Damasco, è morta per le conseguenze della sua grave malnutrizione nella clinica di Hamouria, nella regione orientale di Ghouta, in Siria.

La madre della bimba era troppo denutrita per riuscire ad allattare mentre il padre non poteva permettersi l’acquisto di latte o integratori. Sahar – che pesava meno di 2 kg – è morta il 21 ottobre e ora la sua storia, raccontata dal fotografo Amer Almohibany con una serie di scatti pubblicati dall’agenzia ‘Afp’, sta facendo il giro del mondo contro le atrocità della guerra. Secondo quanto denunciato dall’Unicef, negli ultimi tre mesi oltre 1.100 bambini hanno sofferto di malnutrizione “acuta” nella regione a est di Damasco in mano ai ribelli ma assediata dalle forze del regime.

In quest’area rurale alle porte della capitale, dove secondo le Nazioni Unite vivono quasi 400mila persone, gli aiuti umanitari arrivano a singhiozzo a causa dell’assedio imposto dal 2013 dalle forze di Bashar al-Assad. Con l’assedio in Ghouta e “l’aumento dei prezzi alimentari, la questione della malnutrizione si sta aggravando”, ha sottolineato il funzionario Unicef, Monica Awad. Secondo l’organizzazione Onu, negli ultimi tre mesi si sono riscontrati sintomi di “malnutrizione acuta” su 1.114 bambini, mentre 1.600 sono in situazione “a rischio”.

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