Proseguono gli attacchi nelle città dell’Ucraina. Una moschea a Mariupol che ospitava 80 civili è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.

Guerra in Ucraina, bombardata una moschea con 80 civili. Esercito russo vicino a Kiev

“La moschea del sultano Solimano il Magnifico e di sua moglie Roxolana (Hurrem Sultan) a Mariupol è stata bombardata dagli invasori russi. Più di 80 adulti e bambini, compresi cittadini turchi, si riparavano lì dai bombardamenti”, ha scritto il ministero sul suo account Twitter.

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Stamattina un deposito di alimenti congelati nella regione di Kiev ha preso fuoco stamane a causa dei bombardamenti. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini citati dalla Bbc. Le immagini pubblicate in rete mostrano i soccorritori dirigersi verso la zona per estinguere un enorme rogo, mentre le fiamme altissime e dense si alzano dalla struttura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere il rogo. Finora non sono state segnalate vittime.

Secondo l’intelligence britannico l’esercito russo si trova a pochi chilometri da Kiev. “Il grosso delle forze terrestri russe si trova adesso a circa 25 chilometri dal centro di Kiev”, ha detto il ministero della Difesa britannico, citando l’intelligence, secondo cui continuano gli scontri a nordest della capitale ucraina. Il ministero riferisce poi che, oltre a Kiev, restano accerchiate le città di Kharkiv, Sumy, Mariupol e Chernihiv, che continuano a subire “pesanti bombardamenti”.

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