Giugliano. Riproponiamo l’intervista rilasciata da Cristiana dell’Anna alla pagina Facebook “La Gente di Napoli – Humans of Naples”. L’attrice napoletana ha conquistato il successo prima con “Un posto al Sole”, poi interpretando il ruolo di Patrizia nella seconda serie di Gomorra. Nell’intervista ha dichiarato di aver vissuto per un periodo a Giugliano.
“Per me essere napoletana innanzitutto è una questione di grande orgoglio, come penso sia per tante persone che sono dovute andare via e che poi sono ritornate. Io sono una di queste. Stranamente mi sono sentita più napoletana fuori che non quando vivevo qui. Ci sono tanti aspetti della vita napoletana, del vivere a Napoli, che mi hanno fatto sentire a volte un po’ distante dalla città per cui il mio rapporto con Napoli è sempre stato di grande conflitto, di amore e odio continuo: un amore viscerale per il quale pensavo sempre che sarei potuta andare via per vedere altro, per poi ritornare e rimanerci.
Noi napoletani abbiamo la capacità di instaurare un rapporto molto profondo, vero e sincero con le persone che fuori mi ha aiutato tantissimo, parlo del legame con la terra, la famiglia, la passionalità. Questa è la nostra caratteristica.
Da ragazzina è sempre stato un continuo viaggiare con la mente, vedere Napoli anche attraverso gli occhi di una sognatrice, di chi tante cose le vuole cambiare e migliorare. Sognavo di diventare ricca per fare progetti culturali qui a Napoli. Ho vissuto un periodo anche a Giugliano dove ho incontrato un po’ di difficoltà ad esprimermi, dovuto anche alla convinzione di essere donna del Sud che si viveva più o meno 15-20 anni fa.
Ho vissuto questo complesso di inferiorità che si è trasformato poi in un’arma vincente perché crescendo e maturando ho visto il tipo di società che volevo migliorare, ciò mi ha dato una spinta in più per riapprezzare certi aspetti delle donne che abitano qui, che io trovo estremamente capaci ed intelligenti ma ancora non consapevoli delle loro capacità. Per me Napoli è questo, amore e odio e tanto tanto orgoglio”.
Fonte: La Gente di Napoli – Humans of Naples