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“Tollenza zero e stop a Gomorra“. Sta facendo discutere l’intervista sulle baby-gang rilasciata a La Stampa dal giudice Melita Cavallo, ex presidente del Tribunale per i minorenni di Roma ed ex capo dipartimento della giustizia minorile al ministero della Giustizia. Il magistrato ha espresso parole durissime contro la fiction di Roberto Saviano e ha indicato soluzioni drastiche per arginare i fenomeni di violenza urbana che stanno creando problemi di ordine pubblico a Napoli.

“È evidente che una nuova consapevolezza può maturare solo lontano dai genitori che non sono stati in grado di educarli e di seguirli adeguatamente nel percorso di crescita”. Cavallo sottolinea anche che “il branco esalta la violenza che in questo periodo spopola in tv e al cinema con Gomorra. Stop a questi modelli. Io ho letto e apprezzato i libri di Saviano, ma sullo schermo prevalgono modelli, idoli, decisamente negativi che inneggiano alla violenza”.

“l’aspetto culturale non è affatto secondario – prosegue -. A lungo termine è proprio su questo fronte che occorre operare”. “Occorre – spiega – aprire strutture in cui i ragazzi possano impegnarsi nello sport, nella musica, nel teatro” e “scuole aperte al pomeriggio con insegnanti capaci di far convogliare la rabbia di questi ragazzini in qualcosa di positivo”.

All’ondata di critiche piovute sulla serie Gomorra, ha risposto pochi giorni fa lo stesso Roberto Saviano. “Chi accusa Gomorra di quello che sta accadendo a Napoli – contrattacca lo scrittore – è complice, complice perché ha vissuto a Napoli ma finge di vedere ciò che accade solo ora, solo quando non può più girare lo sguardo altrove”.

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