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Giugliano, vittoria dei balneari: dissequestrati gli stabilimenti finiti sotto chiave nel 2013

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Giugliano. “Assolti per non aver commesso reato. Le concessioni a Giugliano erano valide”. Il primo a dare la notizia attraverso facebook è stato Salvatore Trinchillo, presidente dei balneari. Da oggi 10 imprese balneari, infatti, possono riaprire e oltre 1.000 persone riavere il proprio lavoro. Oggi gli imprenditori del litorale hanno ottenuto una grande vittoria: sono stati dissequestrati gli stabilimenti di Giugliano requisiti l’8 luglio 2013. Sotto chiave erano finiti i lidi Sabbia d’Argento, Le Hawaii, Le Canarie, Le Antille, Onda del Mare, Lido del Sole, Le Ancore, Smeraldo e parte del Varca d’oro.

La Procura di Napoli sosteneva che le concessioni demaniali non fossero valide perché le proroghe applicate dal Comune erano inefficaci. Dopo 3 anni, finalmente, è arrivata la sentenza (in primo grado, ndr) che recita: assoluzione per non aver commesso reato, concessioni valide, immediato dissequestro.

Questo successo è stato possibile anche grazie al lavoro svolto dal S.I.B. Campania aderente a Confcommercio – si legge in una nota – e soprattutto dal vicepresidente nazionale del Sindacato, Salvatore Trinchillo. Tanti, troppi i danni subiti dalla categoria in questo periodo: 500 dipendenti senza lavoro per le stagioni 2013, 2014, 2015, e 2016, oltre 500 operatori dell’indotto nelle stesse condizioni, 10 aziende che hanno rischiato seriamente il fallimento.

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Adesso c’è la forte volontà di ripartire, purtroppo nessuno darà loro quanto perduto fino ad oggi, ma sono pronti a riaprire le strutture e ripristinare quei servizi di spiaggia, da sempre fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana. “Questa è una vittoria di tutti gli imprenditori balneari d’Italia”, afferma Trinchillo.

 

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