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Dissequestrati e restituiti i beni all’ex sindaco di Giugliano Giovanni Pianese. Il tribunale di Napoli, I sezione, collegio B, questa mattina ha dichiarato prescritti i reati di corruzione per cui fu accusato nel 2018 e decretato che il patrimonio di Pianese era proporzionato ai redditi dichiarati e disposto dunque la restituzione. 

Il processo

Un iter giudiziario durato ben 12 anni per l’ex primo cittadino che fu indagato dalla Direzione distrettuale antimafia per alcuni fatti di corruzione risalenti al 2011, quando ricopriva la carica di sindaco, in relazione ad un piano di lottizzazione nella zona di Lago Patria.

Dopo un primo sequestro di 250mila euro nel 2017, l’anno successivo per Pianese scattò il sequestro di numerosi beni immobili, rapporti finanziari, una farmacia ed autovetture che erano nella sua disponibilità e di alcuni suoi familiari. A Pianese più volte fu contestato l’articolo 7, cioè l’aggravante del metodo mafioso. Nel merito, nel corso del dibattimento, è stato dimostrato che non c’erano gli estremi per una simile accusa. Al momento del sequestro, per gli inquirenti i beni posseduti dall’ex sindaco erano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. Oggi invece è giunta l’istanza di dissequestro perché per i giudici l’accusa non sussiste. Pianese risulta così oggi libero da procedimenti giudiziari. 

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