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Ha alimentato discussioni sui social la morte di Francesco Pennacchio, detto “Francuccio bambino”, il 60enne spirato all’ospedale Cotugno di Napoli dopo circa due settimane di ricovero per Covid. L’uomo, infatti, aveva ricevuto doppia dose di vaccino, ma l’immunità non gli avrebbe salvato la vita.

Giugliano in lutto per Francesco Pennacchio

La circostanza del completamento del ciclo vaccinale da parte del 60enne ha aperto un fronte di dibattito su Facebook tra no-vax e pro-vax. Per i primi la morte del giuglianese sarebbe la conferma dell’inutilità della campagna di immunizzazione. I secondi, invece, fanno dei distinguo e sostengono che non è opportuno strumentalizzare una vicenda personale per promuovere posizioni di dubbio valore scientifico.

Era guarito dal Covid

In realtà, da quanto apprende Teleclubitalia, Francesco era guarito dal Covid-19, visto che l’ultimo tampone effettuato aveva dato esito negativo. Il 60enne era giunto presso il nosocomio partenopeo 15 giorni fa, in condizioni critiche. Dopo le cure del personale sanitario, aveva superato l’infezione. A ucciderlo, verosimilmente, sarebbero state dunque le complicazioni sorte nella fase post-malattia. Nel dettaglio una polmonite interstiziale.

Tra l’altro proprio l’esito negativo dell’ultimo tampone ha reso possibile lo svolgimento dei funerali, di regola vietati in caso di deceduti Covid. Le esequie del 60enne si terranno oggi nella collegiata di Santa Sofia, in pieno centro. Francesco era molto conosciuto in città. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social per ricordarlo. Era soprannominato “Francuccio bambino”. Aveva un deposito di vendita di materiali per l’edilizia in Via Oasi Sacro Cuore.

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