Giugliano, Iovinella entra in FdI: timori interni su ascesa e futura candidatura a sindaco

Cambiano gli equilibri nel consiglio comunale di Giugliano, in particolare in minoranza. Con il passaggio tra le fila di Fratelli d’Italia di Francesco Iovinella, con il beneplacito del deputato Michele Schiano, perde un componente il gruppo dell’ex sindaco Poziello a favore della compagine di centrodestra.

Giugliano, Iovinella entra in FdI: timori interni su ascesa e futura candidatura a sindaco

“Chi mi conosce sa che sono un moderato che per me non significa accomodarsi con l’una o l’altra forza politica senza prendere posizione, ma piuttosto farlo con apertura verso gli interlocutori e individuando una sintesi che permetta di risolvere i problemi – spiega Iovinella -. I miei valori rimangono immutati per rappresentare con integrità coloro che mi hanno dato fiducia”.

Il centrodestra cittadino, seppur pubblicamente abbia ben accolto il nuovo arrivato, dietro le quinte rumoreggia. Il “timore” di qualcuno è che questo ingresso sia l’inizio di una scalata di Iovinella nel partito per poi presentarsi come candidato sindaco. E avendo un passato di centrosinistra a molti potrebbe non andare giù.

Iovinella è stato un fedelissimo dell’ex sindaco Poziello. Qualche mese fa lasciò Italia Viva in disaccordo e negli ultimi tempi si vociferava la sua vicinanza agli ambienti del partito di Meloni. Con il ritiro del candidato sindaco di area Giuseppe Pietro Maisto, nel centrodestra c’è sicuramente un vuoto.

E la nuova anima della compagine giuglianese, guidata dal coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Emanuele Bifaro, riscalda i motori anche se sulla carta mancano più di due anni alle amministrative. “Con Iovinella già condividiamo un percorso comune in opposizione all’amministrazione Pirozzi – commenta Bifaro -. L’obiettivo sarà quello di liberare Giugliano dal malgoverno Pd-5 stelle”.

Intanto fibrillazioni si registrano tra i componenti della maggioranza. L’addio della vicesindaca è stato la scintilla che ha fatto emergere tensioni che sopivano in giunta come in consiglio. Tra chi vorrebbe rientrare nell’esecutivo, chi vorrebbe abbandonarlo passando per chi aspirerebbe a ruoli nello staff, le frizioni si registrano in tutti i partiti della coalizione giallo-rossa.

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